sabato 8 marzo 2014

ESISTONO ANCHE FAVOLE PER ADULTI!

AL CONFINE TRA RACCONTI E FIABE
In vetrina fino al 31 marzo

Quando si intrecciano i regni del fantastico e del quotidiano, quando i protagonisti sono orsi, coniglietti, lumache, coccodrilli ma anche piante e esseri umani, quando la Bestia si metterà a cercare la sua Bella su facebook, allora il confine tra libri per bambini e libri per adulti si fa sempre più incerto.
Quattro proposte destinate ai grandi per una lettura non convenzionale.





IL TESTAMENTO DISNEY di Paolo Zanotto
A Genova, nei primi anni Duemila - o forse gli ultimi Novanta - vivacchia un gruppo di amici prossimi alla "trentennificazione": il compimento del trentesimo anno, presagito come un'apocalisse. Si tratta in realtà di un vero e proprio Club, i cui membri s'immaginano in un mondo di finzione e si sono dati nomignoli disneyani: Età Beta, Gastone, Paperetta, Pluto. Protagonista del libro è il loro sodale Paperoga, la cui storia fatta di lavoretti saltuari, di un padre scomparso in mare e di una madre-medium professionista viene turbata dalla riapparizione, dopo tanto tempo, di Anna-Zenobia, che lui ha amato e continua ad amare forsennatamente. Scomparsa nel nulla anni prima, mai creduta davvero morta da Paperoga, Zenobia sbuca dai caruggi, viene avvistata nei panni di una zingara che ruba i bambini o intravista in brevi inquadrature di filmetti di serie C... "Il testamento Disney" è in parte la storia della ricerca di Anna da parte di Paperoga e i suoi amici, in un proliferare di vicende che sfidano ogni certezza, incrinano la stessa realtà, perché Anna è della sostanza di cui sono fatti i sogni e come tale guizza e riluce ovunque, e ovunque è assente.

E VISSERO FELICI E CONNESSI. FIABE NEL WEB a cura di Caterina Saraceni
Che succede se la Bestia, stufa di aspettare l'amore che spezzerà l'incantesimo, si mette a cercarlo su Facebook? O se Biancaneve finisce in questura per colpa di un sms? "E Vissero Felici e Connessi" è una raccolta di dieci fiabe, riadattate da dieci autori diversi, ci racconteranno il nuovo mondo "tecnologico" dei personaggi più amati e conosciuti di tutti i tempi.

ANIMALIA di Cortàzar
"Ogni animale dell'universo di Cortázar non esiste mai 'allo stato selvaggio', definito solo dalle sue singolari caratteristiche. Ogni contemplazione di un animale è, per Cortázar, 'una doppia contemplazione', come quella del casuario, che guarda l'osservatore 'in modo così duro e continuo che è quasi come se ci stesse inventando'. La relazione che si stabilisce così tra animale e umano, tra ciò che viene nominato e colui che lo nomina, tra la creatura immaginata e la creatura immaginatrice, è una relazione di mutuo apprezzamento e di fede reciproca. 'Ti propongo un patto, - dice l'Unicorno ad Alice nel Paese delle Meraviglie, - se tu credi in me, io crederò in te'. Mai la letteratura ha proposto un patto più equo tra un testo e il suo lettore. 'Animalia', dice lo spocchioso Diccionario de la Real Academia Española, è un insieme di 'animali irrazionali'. La definizione si addice perfettamente a questa selezione di racconti che narrano le avventure segrete di questo regno nel quale così spesso la ragione fa la parte dell'intrusa." (dalla prefazione di Alberto Manguel)

ANKAA UNA FAVOLA PER ADULTI di Caterina Basile
"Ankaa" è una favola dove i protagonisti sono animali e piante. Tra di essi compaiono anche due umani, che però vengono visti come parte integrante della natura e non sovrani di questa. È proprio ciò la chiave di lettura della favola. Sono stati usati i nomi di Adamo ed Eva perché culturalmente sono gli stereotipi dell'uomo e della donna all'inizio dei tempi. La favola è stata scritta durante un viaggio in territori Celti dove i luoghi di culto sorgevano nello stesso luogo dove si seppellivano i propri cari, poiché la morte faceva parte dell'armonia naturale. Mentre oggi i cimiteri sono alla periferia della città e la morte stessa è vista come un tabù. Ciò è appunto ripreso nelle favole dove gli umani hanno sentito l'esigenza di separare il mondo dei morti dal mondo dei vivi: "Gli uomini chiesero al fiume RA poiché paurosi della morte, di essere protetti da essi stessi una volta morti".

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