giovedì 13 novembre 2014

Massimo Granchi presenta Come una pianta di cappero

VENERDI' 14 NOVEMBRE ORE 18.00 AL MUSEO DEL PAESAGGIO
Incontro con l'autore accompagnato dalla voce narrante di Matteo Marsan
Aperitivo con degustazione di vini locali

Si tratta della storia di una bambina nata nella seconda metà del Novecento in una famiglia di umili origini e in un quartiere popolare della periferia di Cagliari. Edda, questo il suo nome, diventerà una donna forte, ma fragile allo stesso tempo. La sua incapacità di vivere si trasformerà e diventerà malinconia, ansia e infine depressione, una malattia che non le lascerà scampo e che annebbierà tutto il resto.
Edda ha una madre distratta da tanti figli e dall’alcool ed un padre troppo assente per motivi di lavoro. La bambina cresce ostinata e fragile, in mezzo alle molteplici stravaganze dei suoi fratelli. Il sogno è l’unica dimensione in cui può vivere. Edda, infatti, vorrebbe godersi la libertà fuori dalle quattro mura domestiche, dalla sua città e da se stessa. Alcuni viaggi verso l’emancipazione, a volte obbligati, la portano per lunghi periodi ad allontanarsi dalla Sardegna ed a vivere in Continente. A Palermo fa la giostraia ed è ospite di una famiglia di zingari. A Roma è acrobata in un circo e scopre l’amore. Mentre la vita incombe, si definiscono in lei i segni di una debolezza emotiva profonda, aggravata dai molti ostacoli che incontra, dagli amori infelici e dai fallimenti che subisce. Conosce Onofrio, l’uomo che diventerà suo marito, e grazie a lui sembra pacificarsi con la parte tormentata della sua anima. Ma che cosa accade quando il viaggio non può più essere un rifugio? Quando la stabilità sfugge ed è minata da rapporti umani tormentati, dall’improvvisa malattia di un padre adorato e dalla tragica morte del fratello più caro?

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